Il progetto che quest’anno la manifestazione sosterrà con il ricavato della vendita delle opere sarà “La Città dell’Amicizia”, un progetto del 2016 ideato dall’Operazione Mato Grosso a Chimbote nel Perù.
L’ Operazione Mato Grosso
L’Associazione Don Bosco 3A ha lo scopo primario di compiere opere di carità e beneficienza promuovendo attività di volontariato in modo spontaneo e gratuito per sostenere le spedizioni in America Latina del movimento denominato Operazione Mato Grosso.
L’Operazione Mato Grosso è un movimento giovanile sorto nel 1966 dal desiderio di Padre Ugo de Censi, un salesiano originario della Valtellina, di aiutare i giovani a dare un senso diverso alla propria vita, provando a spenderla per i più poveri, preoccupato di ridare un senso alla vita dei giovani stanchi di parole religiose e di gesti vuoti. I poveri da lui scelti sono stati quelli del Mato Grosso, regione del Brasile, dove iniziò ad occuparsi dei villaggi sparsi sulle Ande, organizzando scuole di intaglio prima nei villaggi e poi anche nelle numerose missioni sparse nel Perù.
Nell’estate del 1967 un primo gruppo di giovani parte per il Brasile per lavorare alla costruzione di una scuola a Poxoreo, tra i più poveri del Mato Grosso. Una volta ritornati, l’esperienza coinvolge altri ragazzi: nascono così i primi gruppi OMG che si ritrovano nel tempo libero per lavorare gratuitamente al fine di mantenere le missioni in America Latina.
Attualmente l’Operazione Mato Grosso è presente in Perù con oltre 40 comunità, Ecuador con 17, Bolivia con 9 e Brasile con 12 comunità. Le attività nelle diverse missioni sono realizzate grazie ai campi di lavoro (un periodo di circa 4 mesi), alle attività dei gruppi adulti e alla carità di gente generosa.
Nelle spedizioni, che sono ormai più di 100, i volontari OMG – giovani, famiglie, sacerdoti – realizzano interventi in campo sanitario, agricolo, religioso, sociale ed educativo. I volontari offrono il loro lavoro in forma completamente gratuita.
Per mezzo del lavoro i giovani intraprendono una strada che li porta a scoprire ed acquisire alcuni valori fondamentali per la loro vita: la fatica, il “dare via” gratis, la coerenza tra le parole e la vita, lo spirito di gruppo, il rispetto e la collaborazione verso gli altri, la sensibilità e l’attenzione ai problemi dei più poveri, lo sforzo di imparare ad amare le persone.
I punti chiave dell’OMG
- I Giovani: un cammino per giovani e ragazzi, vita di gruppo, amicizia, esperienza e avventura per imparare a voler bene a chi è meno fortunato di noi.
- I Poveri: prestando attenzione agli ultimi c’è sempre qualcuno ancora più povero da accogliere ed aiutare.
- Il Lavoro: ci si educa alla fatica, a pagare di persona e con il frutto del lavoro si aiutano i poveri. Lavorare anziché discutere.
- L’Aconfessionalità: credere o non credere non ha importanza per aiutare gli altri. Con una vita buona si ricerca la verità.
- Il gruppo è fondamentale perché lavorando insieme le persone maturano. Rompere il guscio della famiglia, della parrocchia, della nazione: è essere missionari.
- L’OMG critica coi fatti e non con le parole. Il lavoro concreto vale più delle parole e mette in discussione la propria vita.
Grazie a padre Ugo e ai volontari sono stati realizzate scuole di formazione professionale: 13 falegnamerie solo sulle montagne del Perù! Ragazzi poveri che diventano artisti, per dare ai giovani la possibilità di rimanere a vivere nella terra che li ha visti nascere, per regalare una nuova speranza alle loro famiglie. Lo scorso agosto sono stati inaugurati 5 grandi asili a Chimbote in Perù, nei pressi di Lima, città in cui padre Ugo si è dovuto trasferire abbandonando le Ande a causa dei suoi tanti problemi di salute .
Chimbote é una città sulla costa, a 500 Km al nord di Lima, che sta crescendo dietro ad “invasioni” di gente poverissima che scappa dalle montagne e va ad abitare nel deserto, in riva all’oceano. Sono più di 40.000, che si sono accampati lì solo in questi ultimi 3 anni, in case di fango sabbia e stuoie. Non hanno nessun servizio, nemmeno quelli primari come acqua, luce, gabinetti ecc. e i bambini sono quelli che soffrono di più questa poverissima e assolutamente precaria situazione.
Il progetto: La città dell’Amicizia
Ora a 93 anni ha scritto ai suoi amici e a tutti i volontari dell’Operazione Mato Grosso una lettera nella quale sogna per questa gente la costruzione della “Città dell’Amicizia”. La costruzione avviene attraverso campi di lavoro: centinaia di volontari peruviani e italiani che lavorano gratuitamente per realizzare un progetto per la comunità.
Padre Ugo ai suoi amici volontari scrive:
In sei mesi abbiamo costruito, arredato e regalato 5 asili. Tutto con il lavoro volontario, senza chiedere niente al governo. Abbiamo cercato le maestre e le stiamo pagando.
ERA UN SOGNO E ADESSO E’ REALTA’.
Puoi rivedere Don Bosco in mezzo alle baraccopoli, una casa con un cortile per giocare.
Ora stiamo tirando su dei capannoni dove invito a venire ragazzi dai 13 ai 18 anni, quelli persi nelle strade e con il sistema di don Bosco gli dico:
“ragiona, fai giustizia, ragazzo mio”, “ hai solo questa vita non sprecarla, fai qualcosa di buono”;
“figliolo, ti insegno un mestiere che ti piacerà e con cui ti guadagnerai lo stipendio: falegname, fabbro, motorista, tubista, elettricista, piastrellista, muratore, imbianchino, geometra” e con questi tecnici preparerò in 4-5 anni la mia squadra per una NUOVA CITTA’, la CITTA’ dell’AMICIZIA.
La scuola sarà gratuita, un internato con il regolamento di don Bosco.
Quelli che usciranno da questa scuola saranno i costruttori della CITTA’ dell’AMICIZIA!