Parrocchia dei SS. Martino e Quirico
e l’associazione energETICA
in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. Addolorata
presentano
XIV EDIZIONE
18 SETTEMBRE 2016
PerDono: la misericordia di Dio
“ È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono.
È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà
dei nostri fratelli.”
Papa Bergoglio ci suggerisce che sono misericordiosi gli uomini capaci di perdono, tenerezza e compassione, capaci di sentire come proprie le miserie e le difficoltà degli altri, che si preoccupano e si danno da fare di fronte alla sofferenza altrui. È questa una grazia, un puro dono di Dio. Chi lo riceve rimane radicalmente orientato a comportarsi allo stesso modo di Dio con tutti gli altri, uomini e donne, di qualsiasi età o condizione sociale.
con il patrocinio del
Comune di Fisciano
Bando di concorso
- Il concorso si svolgerà il giorno 18 Settembre 2016 a Bolano di Fisciano in piazza S. Giuseppe Moscati. Il concorso è gemellato con il concorso “Piccoli Madonnari e artisti in piazza” di Striano (NA).
- Il termine ultimo per l’iscrizione è fissato per il 31 Agosto 2016 inviando a mezzo email la scheda di iscrizione (allegato A) compilata unitamente ad un bozzetto dell’opera (in alternativa: titolo ed autore nel caso di copia di altra opera) e una breve spiegazione della sua aderenza al tema. E’ possibile compilare il modulo di iscrizione sul sito madonnaribolano.wordpress.com. I posti disponibili sono limitati sia per la categoria “Madonnari” che per la categoria “Oltre”. Farà fede la data di invio della scheda di iscrizione. Le iscrizioni saranno valutate da un’apposita commissione che valuterà l’aderenza al tema entro il 4 settembre 2016. L’organizzazione si riserva il diritto di invitare artisti scelti personalmente.
- Il tema del concorso di quest’anno è: “PerDono: la misericordia di Dio”. Dettagli e spunti di riflessione per gli artisti sono presenti nell’allegato B.
- L’arrivo dei partecipanti è previsto entro le ore 9,00.
- Il termine ultimo di arrivo è fissato entro e non oltre le ore 10,00 previa esclusione dal concorso.
- La realizzazione delle opere avrà inizio dopo la benedizione alle ore 9,30, proseguendo durante tutta la giornata e concludendosi entro le 19,00.
- Tutte le opere non ultimate non saranno oggetto di valutazione da parte della giuria tecnica e gli artisti non avranno diritto ad alcun contributo.
- Si potranno realizzare sia opere proprie che copie di opere più o meno famose.
- Al concorso sono presenti tre categorie: la categoria “Madonnari”, la categoria “Oltre”, la categoria “Nuove proposte”.
- Per le prime due categorie si partecipa su invito diretto da parte dell’organizzazione:
- Categoria “Madonnari”
- Le opere potranno essere realizzate esclusivamente con i gessetti.
- E‘ consentito l’utilizzo di una base per la copertura del supporto in cartongesso.
- Le opere dovranno essere realizzate su pannelli in cartongesso 120x200cm forniti dall’organizzazione.
- Sarà possibile utilizzare la tecnica dello spolvero o della quadrettatura.
- E’ consentito l’utilizzo di lacca o altri fissativi.
- Categoria “Oltre”
- E’ possibile utilizzare qualsiasi tecnica (si prega di comunicarla precedentemente all’organizzazione).
- Il supporto per la realizzazione dell’opera non è fornito dall’organizzazione.
- Le opere dovranno essere realizzate interamente sul luogo di concorso.
- L’organizzazione inoltre riserva 5 posti a singoli, associazioni, parrocchie che entro il termine del 31 agosto presenteranno la scheda di iscrizione e il bozzetto per partecipare alla categoria “Nuove proposte” previa selezione da parte dell’organizzazione. A tale categoria non sarà corrisposto alcun gettone ma si concorrerà ai soli premi finali.
- Categoria “Madonnari”
- L’organizzazione si impegna a versare per ogni tela (non a partecipante) un gettone di presenza che varierà in base al luogo di residenza. Questo non è da intendersi come corrispettivo del costo del viaggio né come pagamento del lavoro svolto ma, in mancanza di un contratto preventivo, si presenta come formula per riscattare l’opera realizzata dai “diritti” del suo autore e come contributo alle spese di realizzazione dei dipinti (gessetti, pastelli, soggiorno, ecc.).
- Grazie alla giuria di esperti, che provvederà a ripartire gli artisti in due categorie, Maximus e Minimus (sulla base di criteri tecnici, valore artistico, bellezza del dipinto e rispondenza al tema), i partecipanti riceveranno anche un gettone qualità (25€ categoria Minimus, 50€ categoria Maximus).
- Ogni artista, o gruppo di artisti, riceverà come quota di partecipazione la somma data dal gettone di presenza più il gettone di qualità.
- Il Concorso avrà una doppia giuria, una di esperti e l’altra formata dai visitatori.
- Tutti i partecipanti concorreranno all’assegnazione del premio “Giuria Popolare”.
- La premiazione avverrà alle ore 21,30, dopo la conclusione della processione in onore di Maria SS. Addolorata, con i seguenti premi:
- Categoria “Madonnari”
- 1° Classificato Giuria Esperti: 200 €;
- 2° Classificato Giuria Esperti: 100 €;
- 3° Classificato Giuria Esperti: 50 €;
- Categoria “Oltre”
- 1° Classificato Giuria Esperti: 200 €;
- 2° Classificato Giuria Esperti: 100 €;
- 3° Classificato Giuria Esperti: 50 €;
- Premio “Giuria Popolare” con l’assegnazione della targa di riconoscimento;
- Premio “Città dell’Amicizia” con l’assegnazione di un premio di riconoscimento da parte dei volontari di Fisciano dell’“Operazione Mato Grosso”
- Categoria “Madonnari”
- Il gettone di presenza potrà essere ritirato dopo la premiazione serale direttamente dai membri dell’organizzazione oppure nelle domeniche successive presso la Chiesa di San Martino in Lancusi dopo le celebrazioni delle ore 11:30 e 19:30, previo accordo telefonico con l’organizzazione.
- Il pranzo verrà fornito dall’organizzazione.
- In caso di pioggia il Concorso si svolgerà presso i locali dell’Istituto Comprensivo “Don Alfonso De Caro” in via Alfonso De Caro, Lancusi (per raggiungerla saranno disposte delle indicazioni dalla piazza in poi).
- Le opere resteranno a disposizione dell’organizzazione e saranno poste in vendita. Il ricavato andrà a “Operazione Mato Grosso” per la realizzazione del progetto “la Città dell’Amicizia” a Chimbote in Perù. Dettagli e informazioni nell’allegato C.
- Salvo espresso divieto scritto, si autorizza l’organizzazione alla riproduzione su catalogo, pubblicazioni, cd e su internet senza finalità di lucro e con citazione del nome dell’autore. Ad ogni loro utilizzo le foto saranno accompagnate dal nome dell’autore e, ove possibile, da eventuali note esplicative indicate dallo stesso. Si informa che i dati personali forniti dai concorrenti saranno utilizzati per le attività relative alle finalità istituzionali o promozionali della secondo quanto previsto dal D.Lg. 30 giugno 2003 n. 196. Il materiale inviato non sarà restituito.
- Al fine di migliorare l’organizzazione del Concorso, i suggerimenti ed eventuali reclami vanno presentati solo ed esclusivamente per iscritto.
- La partecipazione al Concorso implica l’accettazione del presente Bando in ogni sua parte, pena esclusione dal Concorso stesso.
ALLEGATO A
ALLEGATO B
Il tema scelto per questa XIV edizione è “PerDono : la misericordia di Dio” nel contesto del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco per mezzo della bolla pontificia Misericordiae Vultus, nella quale il Papa ha voluto evidenziare il ruolo centrale della Misericordia:
«Nel nostro tempo, in cui la Chiesa è impegnata nella nuova evangelizzazione, il tema della misericordia esige di essere riproposto con nuovo entusiasmo e con una rinnovata azione pastorale. È determinante per la Chiesa e per la credibilità del suo annuncio che essa viva e testimoni in prima persona la misericordia. Forse per tanto tempo abbiamo dimenticato di indicare e di vivere la via della misericordia. La tentazione, da una parte, di pretendere sempre e solo la giustizia ha fatto dimenticare che questa è il primo passo, necessario e indispensabile, ma la Chiesa ha bisogno di andare oltre per raggiungere una meta più alta e più significativa. Dall’altra parte, è triste dover vedere come l’esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre più diradata. È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono. È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli».
Papa Bergoglio ci suggerisce che sono misericordiosi gli uomini capaci di perdono, tenerezza e compassione, capaci di sentire come proprie le miserie e le difficoltà degli altri, che si preoccupano e si danno da fare di fronte alla sofferenza altrui. È questa una grazia, un puro dono di Dio. Chi lo riceve rimane radicalmente orientato a comportarsi allo stesso modo di Dio con tutti gli altri, uomini e donne, di qualsiasi età e condizione sociale.
Spunti di riflessione:
Fino a che punto arriva il perdono e la sua misericordia Dio? Gesù solo può rispondere a queste domande. Egli, infatti, ha il compito di rivelare la misericordia del Padre. Fin dall’inizio del suo Vangelo, Luca canta la misericordia di Dio: essa si estende di età in età, di generazione in generazione; si manifesta nella nascita di Giovanni Battista; Zaccaria proclama che Dio ha concesso la sua misericordia ai padri antichi e che, con la nascita di Giovanni, inaugura l’opera della sua misericordia. Tutti gli atti di Gesù si pongono in questa linea: «Io voglio misericordia, non sacrifici», «Sono venuto per i peccatori, non per i giusti». È il suo programma di vita e di annuncio. È la misericordia di Dio. Per questo Gesù predilige i poveri, è l’amico dei pubblicani, siede alla loro tavola, lascia che gli si avvicini una peccatrice e con infinita delicatezza la perdona. Gesù è venuto a «cercare e salvare ciò che era perduto» (Lc 19, 10; cfr. Lc 4, 18; 7, 22.34.39; 19, 5).
“Ma Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero.” (Gn 33, 4): il primo grande perdono nella storia biblica.
“Misericordia voglio e non sacrificio” (Os 6,6; Mt 9,13): salvati dalla Misericordia di Dio
“Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso” (Es 34, 6): la Misericordia di Dio secondo l’Antico Testamento.
“La sua tenerezza si espande su tutte le creature” (Sl 145, 9): la Misericordia di Dio per tutto il creato.
“Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati” (Mt 9, 2): peccato e perdono nella Bibbia.
“Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore senza pastore” (Mt 9, 36).
“Sbarcando, Gesù vide una folla numerosa e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose” (Mc 6, 34; cfr. Mt 14, 14).
“Gesù fu mosso a compassione” (Mc 6, 34): Gesù, la misericordia del Padre.
“Il padre, commosso, gli corse incontro” (Lc 15, 20): le parabole della misericordia.
“La vide e ne ebbe compassione”(Lc 7, 13) (Lc 10, 33): la vedova di Nain e la parabola del buon Samaritano.
“Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5, 7).
“Siate misericordiosi com’è misericordioso il Padre” (Lc 6, 36): la beatitudine dell’essere misericordiosi.
“Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono” (Lc 1, 50): Maria, “madre di Misericordia”.
“Mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi” (Rm 5,6): Gesù giustificazione dei peccatori.
“Dico infatti che Cristo si è fatto servitore dei circoncisi in favore di Dio vero, per compiere le promesse dei padri: le nazioni pagane invece glorificano Dio per la sua misericordia” (Rm 15, 8-9).
“Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere in Cristo; per grazia infatti siete stati salvati e ci ha risuscitati in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.” (Ef 2, 4-7).
“La misericordia che riceviamo dal Padre non ci è data come una consolazione privata, ma ci rende strumenti affinché anche altri possano ricevere lo stesso dono. C’è una stupenda circolarità tra la misericordia e la missione. Vivere di misericordia ci rende missionari della misericordia, ed essere missionari ci permette di crescere sempre più nella misericordia di Dio. La missione? Un’immensa opera di misericordia, sia spirituale che materiale. Un’opera, quella di annunciare la fede al mondo, che diventa ancora più necessaria in tempi di crisi e di guerre. La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo (Bolla Misericordiae Vultus, 12) e di proclamarla in ogni angolo della terra, fino a raggiungere ogni donna, uomo, anziano, giovane e bambino.” Dal Messaggio di Papa Francesco per la 90° Giornata Missionaria Mondiale
“Il mistero di Cristo mi obbliga a proclamare la misericordia quale amore misericordioso di Dio, rivelato nello stesso mistero di Cristo. Esso mi obbliga anche a richiamarmi a tale misericordia e ad implorarla in questa difficile, critica fase della storia della Chiesa e del mondo. La Chiesa vive una vita autentica quando professa e proclama la misericordia – il più stupendo attributo del Creatore e del Redentore – e quando accosta gli uomini alle fonti della misericordia del Salvatore di cui essa è depositaria e dispensatrice” (Enciclica Dives in Misericordia di Giovanni Paolo II).
“La misericordia è in realtà il nucleo centrale del messaggio evangelico, è il nome stesso di Dio, il volto con il quale Egli si è rivelato nell’antica Alleanza e pienamente in Gesù Cristo, incarnazione dell’Amore creatore e redentore. Questo amore di misericordia illumina anche il volto della Chiesa, e si manifesta sia mediante i Sacramenti, in particolare quello della Riconciliazione, sia con le opere di carità, comunitarie e individuali. Tutto ciò che la Chiesa dice e compie, manifesta la misericordia che Dio nutre per l’uomo, dunque per noi. Dalla misericordia divina, che pacifica i cuori, scaturisce poi l’autentica pace nel mondo, la pace tra popoli, culture e religioni diverse”. (Discorso di Benedetto XVI durante il Regina Caeli nella Domenica della Divina Misericordia – 30 marzo 2008).
ALLEGATO C
Il progetto che quest’anno la manifestazione sosterrà con il ricavato della vendita delle opere sarà “La Città dell’Amicizia”, un progetto del 2016 proposto dall’Operazione Mato Grosso a Chimbote nel Perù.
L’ Operazione Mato Grosso
L’Associazione Don Bosco 3A ha lo scopo primario di compiere opere di carità e beneficienza, promuovendo attività di volontariato in modo spontaneo e gratuito per sostenere le spedizioni in America Latina del movimento, denominato, Operazione Mato Grosso.
L’Operazione Mato Grosso è un movimento giovanile sorto nel 1966 dal desiderio di Padre Ugo de Censi, un salesiano originario della Valtellina, di aiutare i giovani a dare un senso diverso alla propria vita, provando a spenderla per i più poveri, preoccupato di ridare un senso alla vita dei giovani stanchi di parole religiose e di gesti vuoti. I poveri scelti sono stati quelli del Mato Grosso, regione del Brasile.
Nell’estate del 1966 un primo gruppo di giovani parte per il Brasile per 4 mesi per lavorare alla costruzione di una scuola a Poxoreo, tra i più poveri del Mato Grosso. Alla fine dei 4 mesi, due decisero di fermarsi per ultimare i lavori, quelli rientrati parlarono in giro dell’esperienza vissuta e coinvolsero altri ragazzi: nascono così i primi gruppi OMG che si ritrovano nel tempo libero per lavorare gratuitamente al fine di mantenere gli amici in missioni in America Latina.
Attualmente l’Operazione Mato Grosso è presente con oltre 100 missioni in: Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. Le attività nelle diverse missioni sono realizzate grazie ai campi di lavoro e lavori nel tempo libero dei giovani, che formano i gruppi sparsi per l’Italia oltre alle attività dei gruppi adulti e alla carità di gente generosa.
Nelle spedizioni, che sono ormai più di 100, i volontari OMG – giovani, famiglie, sacerdoti – realizzano interventi in campo sanitario, agricolo, religioso, sociale ed educativo. I volontari offrono il loro lavoro in forma completamente gratuita. Per mezzo del lavoro, i giovani intraprendono una strada che li porta a scoprire ed acquisire alcuni valori fondamentali per la loro vita: la fatica, il “dare via” gratis, la coerenza tra le parole e la vita, lo spirito di gruppo, il rispetto e la collaborazione verso gli altri, la sensibilità e l’attenzione ai problemi dei più poveri, lo sforzo di imparare ad amare le persone.
I punti chiave dell’OMG
- I giovani: un cammino per giovani e ragazzi, vita di gruppo, amicizia, esperienza e avventura per imparare a voler bene a chi è meno fortunato di noi.
- I poveri: prestando attenzione agli ultimi c’è sempre qualcuno ancora più povero da accogliere ed aiutare.
- Il lavoro: ci si educa alla fatica, a pagare di persona, e con il frutto del lavoro, si aiutano i poveri. Lavorare anziché discutere.
- L’aconfessionalità: credere o non credere non ha importanza per aiutare gli altri; con una vita buona si ricerca la verità.
- Il gruppo: è fondamentale perché lavorando insieme, le persone maturano. Rompere il guscio della famiglia, della parrocchia, della nazione è essere missionari.
- I fatti: l’OMG critica coi fatti e non con le parole. Il lavoro concreto vale più delle parole e mette in discussione la propria vita.
Grazie a padre Ugo e ai volontari sono state realizzate scuole di arte di Intaglio del Legno e della Pietra, L’arte dei vetri, falegnamerie, tutte sulle montagne del Perù. Ragazzi poveri che diventano artisti, per dare ai giovani la possibilità di rimanere a vivere nella terra che li ha visti nascere, per regalare una nuova speranza alle loro famiglie.
Lo scorso agosto sono stati inaugurati 5 grandi asili a Chimbote, città sulla costa del Perù non molto distante da Lima, in cui padre Ugo si è dovuto trasferire abbandonando le Ande a causa dei suoi problemi di salute.
Chimbote è una città sulla costa, a 500 Km al nord di Lima, che sta crescendo dietro ad “invasioni” di gente poverissima che scappa dalle montagne e va ad abitare nel deserto, in riva all’oceano. Sono più di 40.000 che si sono accampati lì solo in questi ultimi 3 anni, in case di fango, sabbia e stuoie. Non hanno nessun servizio, nemmeno quelli primari come acqua, luce, gabinetti ecc., e i bambini sono quelli che soffrono di più questa poverissima e assolutamente precaria situazione.
Il progetto: La città dell’Amicizia
Ora a 93 anni Padre Ugo ha scritto ai suoi amici e a tutti i volontari dell’Operazione Mato Grosso una lettera, nella quale, sogna per questa gente, la costruzione della “Città dell’Amicizia”. La costruzione avviene attraverso campi di lavoro: centinaia di volontari peruviani e italiani che lavorano gratuitamente per realizzare un progetto per la comunità.
Padre Ugo ai suoi amici volontari scrive:
In sei mesi abbiamo costruito, arredato e regalato 5 asili. Tutto con il lavoro volontario, senza chiedere niente al governo. Abbiamo cercato le maestre e le stiamo pagando.
ERA UN SOGNO E ADESSO E’ REALTA’.
Puoi rivedere Don Bosco in mezzo alle baraccopoli, una casa con un cortile per giocare.
Ora stiamo tirando su dei capannoni dove invito a venire ragazzi dai 13 ai 18 anni, quelli persi nelle strade e con il sistema di don Bosco gli dico:
“ragiona, fai giustizia, ragazzo mio”, “ hai solo questa vita non sprecarla, fai qualcosa di buono”; “figliolo, ti insegno un mestiere che ti piacerà e con cui ti guadagnerai lo stipendio: falegname, fabbro, motorista, tubista, elettricista, piastrellista, muratore, imbianchino, geometra” e con questi tecnici preparerò in 4-5 anni la mia squadra per una NUOVA CITTA’, la CITTA’ dell’AMICIZIA.
La scuola sarà gratuita, un internato con il regolamento di don Bosco.
Quelli che usciranno da questa scuola saranno i costruttori della CITTA’ dell’AMICIZIA!