Il 2018 dell’associazione è dedicato al sostegno delle attività di Mauro e Simona, coppia salernitana che è impegnata da diversi anni in Bolivia, insieme ai loro quattro figli insieme all’associazione veronese “Amici della Bolivia ONLUS”

Il loro impegno è rivolto soprattutto a due progetti: un asilo nido e un centro per il recupero di bambini denutriti.

L’asilo nido “Guarderia Divino Niño” alla periferia di Santa Cruz del la Sierra ospita ogni giorno fino a 120 bambini dai 2 ai 5 anni provenienti da famiglie con madri molto spesso sole, a cui fornisce un’alimentazione equilibrata ed assistenza medica permettendo alle madri di recarsi al lavoro. L’asilo è stato fondato da un padre salesiano, don Vincenzo Brunelli, con l’aiuto di una famiglia boliviana. Il quartiere di Santa Cruz de la Sierra in cui si trova l’asilo è una sterminata estensione di case prive dei servizi essenziali e di baracche dove la povertà, la promiscuità e la rassegnazione creano nell’individuo un senso di abbandono che lo allontana dalla famiglia e lo lascia esposto a tutti i mali di questa terra.

Guarderia Divino Nino

Il centro per il recupero di bambini denutriti è stato inaugurato nel 1989 ed ogni anno salva letteralmente la vita a decine di bambini che arrivano in situazioni anche di gravissima denutrizione. Dalla sua apertura, il centro ha curato più di 1300 bambini ma, oltre a questo, il centro attua una importantissima opera di educazione alle madri di questi bambini che, nel periodo di 4/5 mesi durante i quali restano in cura riacquistando il giusto peso e riprendendo a camminare, imparano le giuste modalità per prendersi cura dei loro figli.

Mauro, Simona e i loro quattro figli collaborano con questi centri non solo effettuando raccolte fondi, ma si recano sul posto per rendersi conto direttamente della situazione critica in Bolivia e per attuare le migliori strategie di aiuto possibili.

Il 2018 dell’associazione torna a guardare al Sud America dopo l’esperienza con l’Operazione Mato Grosso del 2016, cercando sempre di tendere la mano a chi è meno fortunato.